Consigli di lettura: La scuola di Lucignolo
- Rosa Maria Pacella
- 8 lug 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Finalmente finito! Cosa? Un libro iniziato durante l’anno scolastico: La scuola di Lucignolo di Francesco Dell’Oro.
Titolo intrigante, chi nella sua vita scolastica non è stato un po’ “Lucignolo”, scagli la prima pietra.
Il Checco, alter ego del professor Dell’Oro, direbbe “Viva la scuola...ma quando finisce!”.
Anch’io l’ho detto tante volte. Quando all’asilo mi facevano dormire sul banco, quando alle medie e al liceo le interrogazioni erano a sorpresa del tipo “roulette russa” e le conseguenti valutazioni erano troppo severe e assurde (zero spaccato valeva meno di zero!!!), l’errore era sottolineato rosso e blu, le domande le faceva solo il professore e bisognava rispondere solo se interrogato. Qualcuno dirà altri tempi… Non è così.
L’autore, che per molti anni è stato responsabile del Servizio orientamento scolastico del Comune di Milano, nel libro riporta le ansie, le paure e soprattutto il disagio che si vive ancora a scuola. Una scuola che non sa ascoltare questi nuovi adolescenti, che è ingessata in una rigida organizzazione che lascia poco spazio alle varie intelligenze presenti in aula, che porta alla noia con ore e ore di lezioni frontali nella stessa giornata.
L’autore auspica una scuola appassionante, una scuola che renda felici, che sia gratificante che non faccia dire ai ragazzi“che noia!”
Per sottolineare la necessità di una nuova scuola, riporta nel capitolo 7 l’apologo che si trova nella prefazione del libro di Adolphe Fourrière “Trasformiamo la scuola” (1947). In breve, il diavolo arrivato sulla terra, si spaccia per un seguace di Dio e dice che l’uomo, che crede ancora nel bene, deve mortificarsi nella carne secondo il volere dell’Altissimo. Soprattutto ai bambini è vietato gioire. Gli abitanti della terra preoccupati gli chiedono cosa possono fare. La sua risposta è “create la scuola”.
Sono pagine dedicate anche ai genitori e agli insegnanti. Ciascuno, per il proprio ruolo, deve cercare di far tornare Lucignolo in classe e non farlo restare per sempre nel paese dei balocchi (E. Affinati). Ho trovato il libro molto interessante, l’ho letto con calma, sono ritornata spesso sulle stesse pagine per riflettere sul mio agire pedagogico e pensare a soluzioni organizzative che rendano la scuola più appetibile. E ancora, i molti richiami ad altri libri sullo stesso argomento mi portavano ad aprire altre finestre per respirare l’aria di scuola che piace a Lucignolo.
Buone vacanze, buona lettura e buon blog...aspetto le vostre risposte.
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